Cosa sono il Primal Play e la sessualità Primal?

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    Letteralmente traducibile con l’espressione "gioco primordiale", il Primal Play (fonte e maggiori informazioni: Che cos’è la sessualità primal? Intervista con Bydarra e Ricongiungersi con la propria parte selvaggia e "primordiale": il Primal Play) è un tipo di sessualità viscerale nata dall’incrocio di varie influenze, fra cui i giochi di dominazione e sottomissione, le culture tribali, lo yiff e perfino la vecchia filosofia hippie. Il genere Primal viene interpretato in molti modi differenti. Alcuni appassionati lo vedono come una manifestazione del loro "spirito guida animale", altri come una de-evoluzione controllata, e altri ancora come semplice gioco di potere. Il minimo comune denominatore è comunque un tipo di incontro erotico molto brutale in cui i partner lottano fisicamente per conquistare il ruolo dominante finché uno di loro non si sottomette all’energia pura dell’altro

    Consiste nel vivere un’esperienza erotica che sia primitiva, viscerale e quanto più vicina possibile all'attività sessuale a cui tipicamente si assiste nel regno animale. I Primal sono principalmente concentrati sui loro istinti naturali e si divertono a far uscire il loro animale interiore durante il sesso, mostrano i loro sentimenti sessuali crudi ed emotivi durante il gioco. Tutte le etichette, i ruoli e i protocolli vanno fuori dalla finestra, e la preda può diventare un animale ringhiante, in crescita e artigliato, deciso a scappare dal suo predatore. Ciò che è importante all’interno del Primal è lasciarsi guidare dall’ istinto dando così ascolto ai propri desideri più basilari. Più specificatamente, una volta pattuito chi all’interno della dinamica sessuale ricoprirà il ruolo di partner sottomesso, identificato all’interno di tale attività con il termine di Primal Prey ("preda"), e chi invece assumerà il ruolo di partner dominante, meglio conosciuto con il nome di Primal Hunter ("cacciatore"), le due parti si rincorreranno, combatteranno rispettivamente per fuggire dal predatore da un lato e per avere il predominio sulla preda dall’altro, si corteggeranno inscenando veri e propri rituali di accoppiamento e si comporteranno durante il rapporto erotico-sessuale esattamente come avviene tra animali nell’ambiente naturale

    Esempi di scenari erotici di questa pratica sessuale possono così prevedere rituali di accoppiamento, dove annusare, leccarsi vicendevolmente, osservare i movimenti ed ascoltare i versi reciproci divengono elementi fondamentali per conoscere, comunicare e connettersi con il proprio partner sessuale; inscenare inseguimenti con il partner Hunter che rincorre la sua “preda” cercando di intrappolarla in un angolo o di inchiodarla a terra; lottare per ottenere il controllo/predominio con i partner che combattono strenuamente fino a quando uno dei due non riuscirà ad imporsi sull’altro costringendolo alla sottomissione

    A differenza infatti degli scenari BDSM più convenzionali (sullo stesso spettro per alcune caratteristiche secondo alcuni e qualcosa di completamente diverso per altre, la sessualità è un continuum che va dal tradizionale all'estremo e gli stili potrebbero inoltre combinarsi), caratterizzati da una serie di regole e dove il ruolo del partner sottomesso è totalmente passivo e subordinato alla volontà e all’autorità/potere del partner dominante (o quasi), in tale pratica sessuale non solo il Primal Prey non si arrende facilmente bensì reagisce e si oppone durante l’interazione finché la forza fisica del partner Hunter non riuscirà a sopraffarlo costringendolo alla sottomissione, ed è possibile inoltre anche uno switch

    La diffusione dei giochi Primal ha registrato una crescita da quando questo termine ha cominciato a comparire fra le opzioni disponibili per indicare il proprio orientamento sessuale nelle community online. Un'altra attrattiva è proprio questa apparente semplicità rispetto ad altre forme di eros estremo che richiedono lo studio di tecniche e forme di negoziazione complesse: per essere "primitivi" non serve leggere manuali né partecipare a seminari. Qui bisogna fare un piccolo appunto infatti: il gioco Primal, con quella che è la sua apparente assenza di regole, non dev'essere assolutamente equivocato con chissà cosa per legittimizzare istinti anche potenzialmente pericolosi, quindi occhio a malinterpretarlo. Il gioco Primal, esattamente con tutte le altre forme di sessualità sane, è basato comunque sul consenso

    Probabilmente quasi tutti hanno dentro di se qualcosa di Primal. La difficoltà deriva da come ci viene insegnato fin da piccoli di sopprimere questa parte di noi perché spesso è egoista. L’incapacità di controllare questi impulsi, abbinata ad una personalità poco evoluta e ad un basso controllo degli impulsi, conduce a comportamenti molesti, addirittura criminali. Prenderemmo ciò che vogliamo senza riguardo per il danno causato ad altri. Il Primal Play è un modo per esplorare questi nostri aspetti in modo consensuale: lo si può esprimere tramite sesso violento, graffi, morsi e altri gesti fino al vero e proprio combattimento per determinare il dominante o comportarsi da predatore e preda nei boschi

    Edited by Guerriera della Luce - 14/8/2023, 01:50
     
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    Guerriera, sei davvero un'enciclopedia vivente del sesso. Questa pratica davvero non la conoscevo.
    In tutta franchezza la trovo degenerata ed antiestetica: trovo inaccettabile il ridursi allo stato "animale"; è un vero imbruttimento.
    Inoltre depreco tutte le pratiche sessuali fondate sulla violenza. Questo ti stupirà forse, sapendo del mio interesse per il femdom... ma in realtà apprezzo solo quel femdom di natura prevalentemente psicologica che escluda totalmente il sadomaso.
    Credo che l'unica forma di sopraffazione sana nel sesso sia fondata sulla seduzione e sull'eccitamento.
    Tu cosa ne pensi? Trovi che questo primal sia una pratica eccitante?
     
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    CITAZIONE (*Pedro* @ 22/5/2023, 11:50) 
    Tu cosa ne pensi? Trovi che questo primal sia una pratica eccitante?

    Il Primal Play nello specifico diventa una pratica, è vero, ma "Primal" è prima di tutto un modo di essere secondo me. Un modo di vivere il sesso (che non esclude altre possibili sfumature comunque, soprattutto alcune persone possono essere davvero molto versatili). Cioè se prima non lo sei tu, non ti viene naturale neanche la pratica secondo me. Più che trovare eccitante la pratica, io Primal lo sono. Ma non dobbiamo immaginare che noi Primal ci comportiamo per forza come dei veri e propri animali, o lanciamo urla alla Tarzan insomma! 😂 Non funziona per forza così. L'accento va messo principalmente su quelle che sono le dinamiche in gioco. Che direi sono dinamiche come il predare, o l'essere predati, portate all'estremo, anche in senso fisico; il dare la caccia, far sentire/imporre (sempre in un ambito di gioco consensuale/gradito) la propria presenza e il proprio potere e controllo, o subirlo; la caccia, la conquista, la cattura. Potremmo vederlo come un sesso un pò più selvaggio a tratti violento mischiato a dinamiche di potere, controllo e pressione

    Secondo una scuola di pensiero ciò si colloca su un certo grado di quello stesso spettro dove ad un estremo c'è la sessualità vanilla e all'altro il BDSM più estremo. Troviamo anche qui alcune dinamiche anche se differisce per altre, è qualcosa di "borderline" in un certo senso, di per se (le varie componenti che può avere una persona possono comunque sovrapporsi creando anche differenti "stili", ad esempio un/una dom "di stampo" Primal possono essere particolarmente "fisici" in alcune situazioni). Personalmente poi ho anche la componente BDSM, quindi forse anche per questo mi porto di conseguenza alcune dinamiche anche nel vanilla. E sono bisessuale come ricordi, anche con un'importante preferenza per le donne, ma poi tra un uomo compatibile e una donna sessualmente/eroticamente non compatibile sceglierei lui

    Il Primal si colloca su quello stesso spettro anche per la, in qualche modo, non estremizzazione di chi "sta sotto" e chi "sta sopra". Qui troviamo la sfida, il gioco, molto spesso niente è scontato o quantomeno sembra che qualcosa ogni tanto venga messa in discussione. Un tempo si parlava di "dominazione dal basso" e basta, da qualche anno si è dato un nome a tutti questi possibili "gradi" che ci possono essere in una dinamica di scambio di potere. Mi hanno anche aperto un mondo in qualche modo, essendo io molto più vicina a dinamiche di questo tipo (come il primal play o, in ambito più BDSM, il brat taming, dove la parte sub, per quanto qui il ruolo rimanga ben definito, è spesso ribelle, sfidante e disubbidiente) che a quelle di cessione di potere totale h24 365 dove tutto per me può ad un certo punto diventare anche scontato ed esageratamente monotono

    Edited by Guerriera della Luce - 23/5/2023, 05:15
     
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    L'accento va messo principalmente su quelle che sono le dinamiche in gioco. Che direi sono dinamiche come il predare, o l'essere predati, portate all'estremo, anche in senso fisico; il dare la caccia, far sentire/imporre (sempre in un ambito di gioco consensuale/gradito) la propria presenza e il proprio potere e controllo, o subirlo; la caccia, la conquista, la cattura. Potremmo vederlo come un sesso un pò più selvaggio a tratti violento mischiato a dinamiche di potere, controllo e pressione

    Ti pongo allora questa domanda: simili dinamiche cominciano e finiscono a letto oppure ritrovano una coerenza anche nel quotidiano della relazione? Forse non ne ho mai parlato in passato, ma ho questa fissa che il gioco sessuale debba essere coerente con i ruoli o le dinamiche all'interno della coppia.

    C'è poi un filo rosso che collega molte parafilie e pratiche sessuali o a sfondo sessuale che mi pare abbastanza evidente in questa in particolare, ovvero la pretesa che il sesso possa essere uno sfogo o addirittura una sorta di terapia. C'è un retaggio freudiano in questa credenza davvero molto diffusa. In realtà, e l'esperienza lo testimonia, il sesso è spesso fonte di problemi più che la soluzione. Se l'obiettivo è il piacere ed il mezzo è il partner, invece che il contrario, la cosa lascia un senso di vuoto e di imbarazzo.
     
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    CITAZIONE (*Pedro* @ 23/5/2023, 10:38) 
    Ti pongo allora questa domanda: simili dinamiche cominciano e finiscono a letto oppure ritrovano una coerenza anche nel quotidiano della relazione?

    Ma direi che normalmente ritrovano una coerenza anche nel quotidiano della relazione, comunque tutti i nostri aspetti in generale poi possono influenzarne altri, tutto ci influenza, soprattutto una cosa come la spinta sessuale che è un'energia molto potente. C'è una coerenza, che in alcuni casi può funzionare al contrario! Un tipico esempio sono quelle coppie dove chi "tiene maggiormente le redini" della coppia, a letto preferisce cedere il controllo. O più in generale, banalmente, qualcuno potrebbe volersi vedere come un/una "bravo/a ragazzo" nel quotidiano, anche in coppia intendo, e stronzo/a o aggressivo/a a letto. Ma credo che queste situazioni siano minoritarie rispetto a una correlazione diretta

    CITAZIONE (*Pedro* @ 23/5/2023, 10:38) 
    Se l'obiettivo è il piacere ed il mezzo è il partner

    Nei rapporti sani non dovrebbe essere così. La psicologia si basa anche su questi aspetti per distinguere la sessualità anche trasgressiva e "alternativa" ma sana dalle perversioni cliniche. Se una cosa diventa così pervasiva al punto da cominciare a vederla/cercarla potenzialmente un pò in tutti, allora già forse c'è qualche problema. Poi è difficile anche stabilire delle "soglie" di cosa è sempre sano fin dove, perchè i confini non sono mai così netti, questo vale per tutto e non solo per queste forme di sessualità. Se ci pensiamo sarebbe un pò un'equivalente di chi pensa sempre e solo al sesso tutto il giorno anche se lo fa e un partner più o meno vale l'altro. Qualsiasi cosa la si può vivere in maniera più o meno sana, anche la sessualità più classica e anche qualsiasi altra cosa, dipende tutto dalle singole persone e da come vivono le situazioni più che dalle pratiche (se di per se non necessariamente patologiche) in se

    Edited by Guerriera della Luce - 24/5/2023, 02:28
     
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    Vorrei focalizzare l'attenzione proprio sul problema della "soglia", che non è così netta. Ti faccio un esempio su tutti; pur essendo io per la supremazia femminile nella coppia, sono assolutamente negativo sul fenomeno femdom per come si è sviluppato.
    Di fatto il femdom nel corso degli anni ha cominciato ad esplorare possibilità sempre più ardite, fino ad arrivare all'annullamento della sessualità, alla violenza ed all'autolesionismo. Si tratta di frange estreme, eppure chi pratica questo filone finisce per esserne drogato ed aver necessità di andare sempre oltre, fino all'autodistruzione.
    Secondo me le cause di questa deriva sono principalmente due: la concentrazione sul proprio piacere psicologico e/o sessuale al punto che il partner viene scelto in base alla disponibilità a subire o infliggere determinate pratiche (in molti casi non conta neanche l'aspetto fisico). L'altro aspetto è la mancanza di coerenza con la vita reale: nelle "sessioni" femdom lo schiavo e la mistress recitano una parte che non potrebbero mai sostenere già solo a sessione terminata... si degradano con l'illusione di uscirne sempre indenni a recita terminata. Ma chiaramente non è così, perchè dovranno progressivamente aumentare la posta in gioco per ottenere l'effetto precedente e quando saranno arrivati alla frutta, cercheranno altri partner per provare una nuova "droga".

    Tu dici che dipende dalle persone, ma secondo me è solo questione di tempo, se si intraprende una certa strada. Certe cose creano dipendenza.

    Forse avrai notato l'immagine che ho scelto come avatar. Ne ho scelta una molto casta per non risultare volgare. Mi piace molto e potrei descriverti a lungo tutti i dettagli che secondo me la rendono molto appropriata ed efficace rispetto a molte altre. La ripubblico qui sotto per osservarla meglio.
    Però c'è un dettaglio assolutamente stonato e fuori luogo. La frusta! Dal mio punto di vista non c'è nessun bisogno che la padrona finga di minacciare lo schiavo di frustarlo se non l'adora e non le bacia i piedi, quando questo è già il massimo desiderio di quest'ultimo. E poi che punizione sarebbe la frusta in una situazione sadomaso? Sarebbe un premio. Ecco, è questa falsità, questa recita che mi disturba e secondo me è indice di una prima devianza verso l'autocompiacimento nel rapporto. Poi si finisce che diventa indifferente quale donna tenga la frusta in mano, basta che sia disposta ad usarla, e quale uomo le sia sottomesso, basta che sia felice di fare da zerbino.
    Scusa se sono stato prolisso come al solito. Spero almeno di averti trasmesso la mia perplessità....non è facile da spiegare.

    Edited by Guerriera della Luce - 11/6/2023, 18:19
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    Di fatto il femdom nel corso degli anni ha cominciato ad esplorare possibilità sempre più ardite, fino ad arrivare all'annullamento della sessualità, alla violenza ed all'autolesionismo. Si tratta di frange estreme, eppure chi pratica questo filone finisce per esserne drogato ed aver necessità di andare sempre oltre, fino all'autodistruzione.
    Secondo me le cause di questa deriva sono principalmente due: la concentrazione sul proprio piacere psicologico e/o sessuale al punto che il partner viene scelto in base alla disponibilità a subire o infliggere determinate pratiche (in molti casi non conta neanche l'aspetto fisico). L'altro aspetto è la mancanza di coerenza con la vita reale: nelle "sessioni" femdom lo schiavo e la mistress recitano una parte che non potrebbero mai sostenere già solo a sessione terminata... si degradano con l'illusione di uscirne sempre indenni a recita terminata. Ma chiaramente non è così, perchè dovranno progressivamente aumentare la posta in gioco per ottenere l'effetto precedente e quando saranno arrivati alla frutta, cercheranno altri partner per provare una nuova "droga"

    Secondo me mischiamo un pò di cose. Innanzitutto come per gli altri fenomeni ci sono gli estremisti, perchè esiste di tutto: persone che praticano il BDSM in maniera seria e sicura (a onor del vero c'è una piccola fetta secondo me più "borderline", poi ti spiego, ma è anche una questione di filosofia e forma di pensiero qui, oltre che di gusti specifici, non si passa da una parte all'altra), a qualche livello prima poi ci sono i feticisti del genere o di certe pratiche che vogliono semplicemente provare esperienze nuove, oltre troviamo invece soggetti con parafilie. La rete poi in qualche modo raccoglie e ti fa vedere tutte queste situazioni, che per una serie di motivi prendono più o meno visibilità. Poco sappiamo in realtà di cosa poi fanno le persone in intimità. Stai poi confondendo secondo me i rapporti tra due persone che stanno insieme o quantomeno si frequentano, tra cui c'è un legame più profondo, col fenomeno dei servizi a pagamento (dove si presenta sicuramente anche la gente più strana con le perversioni più strane ed estreme, che difficilmente riesce a condividere)

    Io non penso che le relazioni vere tra persone funzionino in questo modo, "a sessioni", ci saranno delle punte particolarmente intense ma non completamente dissociate dal quotidiano insieme, dove si mantiene sicuramente comunque una coerenza dei ruoli come si diceva (poi quando ho fatto l'esempio del contrario lì ci ho messo anche i rapporti vanilla pensando tu parlassi più in generale). E quando non stiamo parlando di legami profondi ma situazioni a pagamento o comunque dove già si cambiano molti partner allora il problema della noia tra i due non si pone neppure

    I punti cardine di chi pratica BDSM in maniera sana (e questo è un campo ritenuto non patologico dalla psicologia) sono Sano (dove si intende anche non pervasivo come dicevo nel precedente commento), Sicuro (il rischio 0 non esiste, il buonsenso però può stabilire se il grado di rischio è accettabile considerando anche quanto c'è per tante altre attività che si possono scegliere nella vita non considerate comunque patologiche se danno anche benessere) e Consensuale (l'altro ha dato il consenso e legalmente può darlo). In questo quadro c'è un interesse di entrambe le parti verso la propria e altrui sicurezza e il proprio e altrui benessere. Sono punti fermi, non può essere diverso da così se no non è più quello ma diventa qualcos'altro, ed è una filosofia di vita

    Una parte minoritaria della comunità, forse il 10%, aderisce ad un'altra filosofia che è il RACK (che prevede l'accettazione consapevole di un certo livello di rischio), quasi opposta alla prima filosofia. E una serie di pratiche estreme che si leggono spesso negli annunci, parlo di quelle pratiche davvero poco sicure per quanti accorgimenti si possano prendere (come la pratica dei calci nei testicoli, che non è una pratica che ha un ragionevole livello di sicurezza in ogni caso, o pratiche che prevedono il controllo del respiro, che hanno un'altissima imprevedibilità, o cose dove la situazione comincia a essere davvero poco igienica) rientrano in realtà in questa filosofia, che è minoritaria ed è considerata già problematica dal resto della comunità (si differenzia dalle parafilie del sadismo sessuale e dal masochismo sessuale soltanto per l'aspetto della consensualità in pratica). Qui l'interesse verso la sicurezza dell'altro non c'è, e non si cerca qualcuno a cui affidarsi che abbia interesse verso la tua sicurezza. Sono già forme di pensiero completamente diverse

    Poi le pratiche sono infinite, le possibili situazioni sono infinitamente diverse, e non possono piacere tutte nemmeno a quelli che amano tantissime cose, ognuno ha i propri kink specifici e i propri limiti invalicabili (ce ne sono di "soft", generalmente usati come punizioni, e "hard" che quando sono indicati come tali rappresentano divieto d'accesso per la parte dominante che vuol dire che nemmeno si deve provare a forzarli). Tutti, sottomessi e dominanti, hanno limiti invalicabili. In un contesto sano tutti questi aspetti si concordano prima. Inoltre ognuno ha una propria tolleranza al dolore, una propria tolleranza alla degradazione, una propria tolleranza all'umiliazione psicologica. Perciò già può essere anche chiaro fin dove ognuno può arrivare. E' d'uso infatti fare anche una macro-distinzione tra feticisti, sottomessi e schiavi, che sono persone che funzionano in maniera diversa. Di schiavi, il livello massimo, non ce ne sono molti sul totale dei praticanti perchè per esserlo bisogna essere psicologicamente e fisicamente masochisti (che non vuole dire voler provare dolore e basta ma attivarsi partendo da una quota controllata e ben strutturata di dolore per arrivare al piacere; nel nostro cervello i centri del dolore e del piacere sono molto vicini, e probabilmente in alcuni individui alcuni meccanismi sono amplificati) e gradire o quantomeno riuscire a subire anche costrizioni fisiche. Chi non funziona così, ha queste cose come limiti hard, non è schiavo, non potrà mai diventarlo. Anche i sottomessi sono in numero minore di quelli che si dichiarano tali, e secondo me è più diffuso il problema opposto a quello che tu racconti, di "falsi sottomessi" che in realtà sono al massimo feticisti o persone che vogliono sperimentare sensazioni nuove mai provate (forse c'è anche una componente voyeuristica nel voler vedere una donna anche in un certo modo inedito), persone che anzi si guardano anche bene dal lasciare qualcosa di significativo al caso e secondo me per una Mistress può essere più frequente il problema più o meno opposto di avere a che fare con questo genere di persona che vuole poi soltanto sfruttare molto attivamente la situazione

    Tornando all'inizio comunque, nel legami veri tra due persone e non in un gioco fugace non c'è nessuna recita, se è questa la tua perplessità essendo il contesto calcolato e controllato. Come dicevo prima nel nostro cervello i centri del piacere e del dolore (fisico e psicologico) sono molto vicini. Immagina se per scherzo ti venga data una brutta notizia. Dopo un pò ti viene poi detto che era solo uno scherzo, aggiungendo pure qualche ulteriore nota positiva alla situazione. Tu probabilmente farai i salti di gioia molto più che se ti avessero semplicemente informato di quel piccolo aspetto positivo. Così come una carezza diventa molto più piacevole su una zona arrossata dove si ha appena ricevuto uno schiaffo. E' proprio il nostro cervello a funzionare così, in alcuni individui molto probabilmente questi meccanismi sono più accentuati o scattano più facilmente, e somministrando sapientemente questo tipo di sensazioni insieme si possono creare e provare sensazioni molto forti. Questo si va a fare poi, giocare sulle sensazioni forti. Non c'è un sadico nel vero senso della parola e un masochista nel vero senso della parola, fino a certi livelli dolore/umiliazione fisici e/o psicologici possono essere accettabili quando servono da molla per far scattare il piacere. Io credo che le due chiavi principali siano l'appartenenza e il controllo, chi domina vuole sentire l'appartenenza del partner e ama il controllo, con tutte le responsabilità che questo comporta, e chi si lascia dominare desidera cedere il controllo e appartenere all'altro. Sono questi per lo più gli istinti in gioco nelle persone sane (e quando sono malate sono malate da principio), non il voler schiacciare qualcuno a suo discapito o il volersi danneggiare. Poi in rete si vedono tanti casi estremi ed è anche pieno di stereotipi e luoghi comuni. In questa pagina, dove si può fare anche un test, anche se i risultati possono oscillare nel tempo, viene mostrato comunque almeno a grandi linee la varietà che c'è sia tra dominanti che tra sottomessi: https://bdsmtest.org/info

    Edited by Guerriera della Luce - 14/8/2023, 01:47
     
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    Non ho letto tutto, ma press'appoco ho capito di che si tratta, diciamo che ognuno è libero di trovare soddisfazione e appagamento come vuole, se queste pratiche sono condivise da entrambi.
     
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    CITAZIONE (*Pedro* @ 22/5/2023, 11:50) 
    Guerriera, sei davvero un'enciclopedia vivente del sesso. Questa pratica davvero non la conoscevo.
    In tutta franchezza la trovo degenerata ed antiestetica: trovo inaccettabile il ridursi allo stato "animale"; è un vero imbruttimento.
    Inoltre depreco tutte le pratiche sessuali fondate sulla violenza. Questo ti stupirà forse, sapendo del mio interesse per il femdom... ma in realtà apprezzo solo quel femdom di natura prevalentemente psicologica che escluda totalmente il sadomaso.
    Credo che l'unica forma di sopraffazione sana nel sesso sia fondata sulla seduzione e sull'eccitamento.
    Tu cosa ne pensi? Trovi che questo primal sia una pratica eccitante?

    Ci sono persone che sono Therian ( animali nella loro essenza interiore), quindi un tipo di rapporto prima appaga certi desideri che sono aravici e legati al loro essere selvaggi e animali.
    Io non potrei mai andare con un primsl perchè graffi e morsi sono molto visibili. D'inverno magari tieni una sciapa ma d'estate....
     
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    Il sesso animalesco, a libera interpretazione. Quante storie per niente. Quanti giochi di parole per niente. La noia fa brutti scherzi.

    Non ha senso il combattimento. Si può rovinare il corpo femminile e dopo non è più utilizzabile come prima. Non è furbo.

    Edited by Guerriera della Luce - 11/7/2023, 17:25
     
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  11. Ladamavelata
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    CITAZIONE (°°º††Sousuke††º°°© @ 11/7/2023, 17:23) 
    Il sesso animalesco, a libera interpretazione. Quante storie per niente. Quanti giochi di parole per niente. La noia fa brutti scherzi.

    Non ha senso il combattimento. Si può rovinare il corpo femminile e dopo non è più utilizzabile come prima. Non è furbo.

    Ma non si fa alcun combattimento, non è una lotta libera. Hai mai visto un leone azzannare una leonessa? No. Semmai si danno dei piccoli morsi per piegare l'altra persona, sottometterla, magari pure graffi durante l'amplesso, ma mica si fa violenza estrema!
    Gli animali, maschio e femmina, non combattono ( i maschi rivali semmai combattono per avere una femmina) ma lui cerca di piegare lei e farle subire il rapporto sessuale.
    Non è che la sbrana. 😆
     
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    Allora, parlando delle cose come stanno realmente e non fantasticando trasformando il tutto in un racconto fantasy da 50 sfumature di m***a, la leonessa in alcuni periodi si rende disponibile all'amplesso per natura ormonale, il povero leone che prova ad avvicinarsi quando lei non è predisposta, rischia di essere linciato e malamente anche in quanto lui vorrebbe solamente avere l'amplesso, mentre lei lotterebbe per la vita(sua e di eventuali cuccioli) e questo la renderebbe più feroce, forte e determinata del maschio stesso che soccomberebbe. Dopo svariati giorni, settimane o mesi che il leone le gironzola intorno, arriva il fatidico giorno in cui ella si rende disponibile e il povero animale che è stato li ad aspettare molto, sfoga tutto il suo istinto ormonale su di lei e non lo fa per sottometterla, lo fa perché è arrapato "come un leone". Le nostre leonesse invece, quelle umane intendo, non hanno nulla a che vedere con le leonesse animali che sicuramente non fanno gravitare la loro esistenza su quello sporadico atto sessuale che avviene massimo per un periodo in cui fanno sesso dalle 20 alle 40 volte con più maschi(chiedendo loro sesso e se il leone non ce la fa rischia pure di prenderle) per poi smettere di essere in calore(e nel branco) fino a che i cuccioli non diventino indipendenti(2-3 anni).

    Alcuni leoni maschi esiliati per accoppiarsi devono prima sfidare i leoni presenti in un eventuale branco che trovano e se ce la fanno a vincere dovranno poi riuscire a commettere infanticidio di tutti gli eventuali cuccioli presenti per permettere alle leonesse di tornare in calore. Una cosa atroce insomma. Fa veramente schifo l'accoppiarsi dei leoni, penso che in natura sia l'esempio più brutto da paragonare nei riguardi degli umani.

    Quando le leonesse sono in calore, fanno molto sesso in un solo giorno: dalle 20 fino alle 40 volte. È la leonessa che chiede di accoppiarsi al maschio. E se un maschio è stanco e non riesce a starle dietro lei per punizione gli morde i testicoli. Sì, al leone, al Re della foresta...

    https://www.iltempo.it/general/2020/08/01/...mento-24061499/
     
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