I Faraglioni di Capri (Napoli), e come si sono formati

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    I Faraglioni di Capri, una vista che tutto il mondo ci invidia! Sono tre formazioni rocciose posizionate a sud-est dell'isola omonima, identificate con tre nomi distinti: il primo, unito alla terraferma da un istmo di 4 metri, è il Faraglione di Terra, ed è fra i tre il più elevato con i suoi 111 metri; sul suo fianco sud-occidentale si apre una grotta di frattura, denominata Grotta Azzurra in virtù dell'intensa colorazione verde-azzurra assunta dalle sue acque, le quali filtrano la luce che entra nella cavità da una piccola soglia subacquea. Il secondo è il Faraglione di Mezzo, raggiunge un'altezza di 81 metri ed è percorso al centro dal famoso "sottopassaggio", una galleria naturale lunga 58 metri e alta mediamente 13 che lo attraversa per intero. Il terzo, proteso verso il mare, è il Faraglione di Fuori, raggiunge un'altezza di 104 metri ed è conosciutissimo per essere l'unico habitat della lucertola azzurra (Podarcis siculus coeruleus), parente stretta di quella campestre da cui si è discostata da quando è avvenuto il distacco dei Faraglioni, assumendo per il fenomeno del mimetismo il colore blu del mare e del cielo. In realtà esiste anche un'altra formazione rocciosa, chiamata Scoglio del Monacone, che si erge al di dietro dei tre più noti. Ma come si sono formati? (fonte: Geopop, canale You Tube)

    I faraglioni sono una formazione rocciosa prodotta dall'abrasione marina, che, con il tempo, li separa dalla costa, facendoli affiorare solitari in mezzo al mare. I Faraglioni di Capri facevano infatti parte di un promontorio più esteso, con rocce formatesi tra il Giurassico medio e il Cretaceo inferiore, ovvero in un lasso di tempo che va dai 170 ai 100 milioni di anni fa circa. Una volta emerso, il promontorio di roccia è stato soggetto all'erosione, sia sotto forma di onde, che si sono infrante sui bordi della falesia, sia come infiltrazioni, all'interno delle fratture presenti in tutta la dorsale della penisola sorrentina

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    Per avere un'immagine chiara su come si sono formati i faraglioni basta semplicemente guardare il tratto di costa di traverso, ed ecco che ci appariranno evidenti diversi stadi dell'erosione marina, è una sorta di evoluzione costiera. In una prima fase il mare scava la roccia in profondità, creando delle grotte naturali (tipo quella del Faraglione di Mezzo, guardiamola in foto), l'erosione continua nel tempo, formando degli archi, proprio come l'Arco Naturale di Capri (foto in basso a destra), distante solo qualche centinaio di metri dai faraglioni. Poi l'azione degli agenti atmosferici, come il vento e la pioggia, farà assottigliare l'arco sempre di più. Immaginate l'arco del Faraglione di Mezzo pian piano diventare sempre più grande, fino a collassare, con il risultato che avremo due pilastri di roccia separati tra loro

    Infatti la galleria naturale del Faraglione di Mezzo mostra questo processo in fase iniziale. In futuro quell'arco che ora è piccolo diventerà sempre più grande, e sempre più sottile, per poi collassare, si dividerà! E alla fine quindi avremo 4 faraglioni. Nelle prime tre foto che seguono possiamo vedere proprio una simulazione dell'avanzamento di questo processo

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    Resta aperto solamente un punto interrogativo: perché si chiamano faraglioni? Il nome deriva dalla parola greca pharos che significa faro, dal nome dell'isola su cui era stato costruito il Faro di Alessandria. Anticamente infatti si usava accendere dei fuochi sui monti o sulle rocce vicine alla costa, per segnalare la loro presenza alle navi di passaggio

    I faraglioni non sono un'esclusiva di Capri, ma sono presenti in tante altre parti del Mediterraneo e del mondo. Ce ne sono di simili anche alle isole Eolie, a Pantelleria, all'isola del Giglio e in giro per la Puglia

    Edited by Guerriera della Luce - 14/8/2023, 10:15
     
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