Controllare il fuoco con la mente: la pirocinesi

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    INTJ, Sigma female

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    Tra tutti i poteri sovrannaturali di cui si sia mai sentito parlare, ce n'è uno che è particolarmente assurdo e pericoloso: la pirocinesi, ovvero l'abilità di creare e manipolare il fuoco con la forza del pensiero. Probabilmente nel sentire questo termine potranno venire in mente personaggi dei fumetti come Iron e la Torcia Umana, o protagonisti di romanzi come L'Incendiaria di Stephen King. Ma pare che di questo particolare fenomeno esistono testimonianze scritte e ben documentate, che sembrerebbero voler confermare che è effettivamente possibile manipolare fuoco e fiamme con la semplice volontà della mente

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    Vediamo quindi quali sarebbero questi inquietanti casi di pirocinesi, di persone che controllano il fuoco con la mente, di cui si trova qualche notizia in rete, cosa non facile perchè non si trova in realtà quasi niente in merito (fonte: L'Inspiegabile, canale You Tube). Qualche caso sembrerebbe essere davvero ben documentato oltre che già più famoso e lo si trova in più di una fonte, di qualche altro caso (quelli di Mario Orozco ed "Emma") invece non so da quali fonti siano stati presi in quanto facendo delle ricerche non ho trovato nulla ma comunque ve li riporto. Ma alcuni ho fatto veramente fatica a trovarli (e di questi vi riporto un'ulteriore fonte insieme al caso), perciò lascio il beneficio del dubbio anche per gli ultimi due se non altro sul fatto che siano almeno reali le storie anche se non opportunamente verificate

    Ann Kidner. Uno dei primi resoconti di presunte abilità pirocinetiche risale al 1878. Ann Kidner, una bambina di 12 anni, lavorava come domestica nella fattoria di John Shattock nel villaggio di Bridgewater. In diverse occasioni al suo passaggio le balle di fieno prendevano inspiegabilmente fuoco. Oltre a ciò, alcune persone testimoniarono che gli oggetti si spostavano da soli quando lei era nei paraggi. Ann Kidner fu arrestata perchè sospettata di aver gettato nel fieno dei fiammiferi accesi, ma non c'erano prove che avesse volontariamente appiccato il fuoco (fonte, insieme ai casi di Rhoda Colwell, Elizabeth Barnes e altri approfondimenti)

    A. William Underwood. Nel 1882 nella città di Paw Paw, in Michigan, fece scalpore il caso di A. William Underwood, il quale sembrava in grado di dare fuoco agli oggetti soffiandoci sopra. Questa sua abilità fu studiata dal dottor LC Woodman, che tuttavia non riuscì a trovare una spiegazione al fenomeno. Nel corso dei suoi esperimenti il medico lavava e risciacquava accuratamente la bocca del ragazzo, e lo sottoponeva al più rigido esame per escludere la possibilità che si trattasse di un inganno, magari attraverso l'utilizzo di agenti chimici, come il fosforo. Eppure ogni volta che Underwood soffiava su un qualsiasi pezzo di carta o su un vestito questo veniva avvolto dalle fiamme

    Jennie Bramwell. Nel 1891 ci fu il caso di Jennie Bramwell, un'orfana di 14 anni che viveva in una fattoria con la famiglia che l'aveva adottata, nella città di Thorah, vicino Toronto, Canada. Un giorno Jennie iniziò a sentirsi male, ed entrò in uno stato di trance. Quando si svegliò indicò un punto del soffitto dicendo ai suoi familiari "Guardate lì!", e quando tutti alzarono gli occhi videro che il soffitto era avvolto dalle fiamme. Nelle settimane seguenti ovunque Jennie andasse le fiamme nascevano dal nulla, incendiando i mobili, le pareti, il soffitto, i vestiti e in un'occasione perfino un gatto. A un certo punto i genitori adottivi, esasperati, la rispedirono all'orfanatrofio. Sebbene il giornalista che investigò sull'accaduto fosse certo che la ragazzina avesse causato le fiamme con i fiammiferi o utilizzando agenti chimici, non è ancora chiaro come Jennie avesse potuto dare fuoco al soffitto davanti a tanti testimoni trovandosi dall'altra parte della stanza

    Rhoda Colwell. Nel 1895 i giornali portarono alla luce la strana storia di una ragazzina di 16 anni di nome Rhoda Colwell, che aveva dato fuoco alla casa in cui viveva con la sua famiglia a Brooklyn, New York. Le fiamme si erano sprigionate dal nulla, e perfino i poliziotti e i vigili del fuoco mandati sul posto a investigare furono testimoni dello strano fenomeno in presenza di Rhoda, per cui finirono col concludere che non si poteva attribuire il fuoco a nient'altro che a fenomeni paranormali. Più tardi, messa alle strette sotto interrogatorio, Rhoda Colwell ammise di aver appiccato il fuoco in maniera intenzionale, ma non volle mai spiegare come lo aveva fatto (fonte, insieme ai casi di Ann Kidner, Elizabeth Barnes e altri approfondimenti)

    Elizabeth Barnes. Nel 1932 lo scrittore e ricercatore del paranormale Charles Fort documentò all'interno del suo libro Wild Talents il caso di Elizabeth Barnes, una bambina di 10 anni che era stata processata in seguito all'accusa di aver dato fuoco alla madre di John Wright, semplicemente guardandola. Wright affermava che in diverse occasioni in cui sua madre si trovava nei paraggi, la bambina che lavorava presso di loro come domestica aveva fatto spontaneamente divampare le fiamme, e che in una di queste occasioni i vestiti della donna avevano preso fuoco, ferendola gravemente. Il giudice stabilì che Elizabeth Barnes era colpevole, anche se il modo in cui la bambina aveva causato le fiamme non fu mai spiegato (fonte, insieme ai casi di Ann Kidner, Rhoda Colwell e altri approfondimenti)

    Mario Orozco. Nel 1950 in Messico Mario Orozco fu portato in tribunale con l'accusa di aver dato fuoco alla moglie fino a ridurla in cenere. Durante il processo venne alla luce che Mario aveva un'amante e voleva disfarsi della moglie. Ma il modo in cui si liberò della stessa è a dir poco spettacolare per usare un eufemismo. Mario la invitò a cena al ristorante, e non appena gli si sedette di fronte la donna iniziò ad avere delle convulsioni, mentre il fuoco sprigionava dalla sua pelle bruciando anche i vestiti che aveva addosso. Gli altri clienti del ristorante notarono che gli occhi di Mario erano arrossati e che la sua bocca era aperta in uno spasmo, come se stesse facendo un terribile sforzo, nonostante fosse seduto. Sotto lo sguardo degli spettatori terrorizzati la moglie di Mario bruciò completamente, lasciando tuttavia la sedia, il tavolo e le suppellettili intatte

    Benedetto Supino. Uno dei casi più recenti riguarda Benedetto Supino, che nel 1982 in Spagna riuscì a dare fuoco al fumetto che stava leggendo nella sala d'attesa del dentista. Sorprendentemente, sebbene il libro bruciò fino a ridursi in cenere, le mani di Benedetto rimasero illese. In seguito a questo evento emerse che in diverse occasioni il ragazzo aveva dato fuoco ad alcuni oggetti semplicemente guardandoli a lungo e con intensità, anche se si trovavano dall'altra parte della stanza. Una mattina Benedetto sarà svegliato scoprendo che il suo pigiama e le lenzuola del letto andavano a fuoco. In quell'occasione riportò diverse gravi ustioni. In un'altra occasione invece, mentre guardava con intensità un oggetto di plastica che suo zio stava tenendo in mano questo si sciolse completamente. Dovunque andasse, i mobili, i libri e diversi altri oggetti iniziavano ad ardere e a bruciare. Molti testimoni affermarono che ogni volta che questo accadeva le sue mani brillavano di una luce misteriosa. Il ragazzo fu esaminato dal parapsicologo dottor Demetrio Croce, che lo riteneva un reale esempio di abilità pirocinetiche, e pare che gli insegnò a controllare e a perfezionare i suoi poteri. Come in molti altri casi, si pensò che dietro a tutto ciò ci fosse un abile inganno, ma il ragazzo negò sempre quest'ipotesi. Considerando che Benedetto si rifiutò di parlare delle sue abilità negli anni seguenti, anche la sua storia rimane un mistero irrisolto

    Emma. Nel 2011 una serie di strani eventi videro protagonista una bambina nelle Filippine. I media riferirono che Emma, di appena 3 anni, dimostrava di possedere una capacità agghiacciante: ogni volta che la bambina indicava un qualunque oggetto nella stanza e diceva fuoco l'oggetto in questione andava immancabilmente in fiamme. La madre spaventata non riusciva a credere a quello che vedeva con i propri occhi: i cuscini, la radio, tovaglie e tappeti, i vestiti nell'armadio, nessun oggetto era al sicuro in quella casa. Perfino le fette di pane che la bambina teneva in mano prendevano fuoco rischiando di ferirla gravemente. Il fenomeno fu osservato anche da giornalisti e ufficiali di polizia, e nessuno di loro fu in grado di spiegare razionalmente ciò che accadeva sotto i loro occhi. Si è cercato di spiegare le capacità paranormali di Emma sia con ipotesi più razionali sia ricorrendo a teorie sovrannaturali, come demoni, entità maligne che avrebbero abitato la casa, ma nessuna ipotesi è stata soddisfacente. Un investigatore del paranormale provò anche a utilizzare delle telecamere termiche per monitorare l'ambiente, ma non trovò nulla fuori dell'ordinario. Nemmeno in quel momento in cui Emma dava prova del suo dono. Non si sa cosa sia accaduto da allora alla bambina, ma si spera che perlomeno abbia imparato a tenere sotto controllo i suoi poteri potenzialmente devastanti

    Ho Chi Minh. Questo è il caso più recente di pirocinesi documentato, ma purtroppo il nome della persona non è conosciuto, probabilmente per privacy. Nella città di Ho Chi Minh, in Vietnam, nel 2012 pare che una bambina di 11 anni abbia sviluppato la capacità di dare fuoco agli oggetti di casa sua. La notizia fece scalpore in tutta la città, attirando l’attenzione degli studiosi dell'Università di Hong Bang, che condussero dei test sulla presunta pirocinesi della piccola, prendendo campioni di sangue, urina, pelle e alcuni oggetti bruciati. Il professore Nguyen Manh Hung, rettore della stessa Università, disse che "Questo è uno strano caso non solo per il Vietnam, ma per il mondo" (approfondimenti, di questo e altri casi)

    Comunque, per concludere: i casi reali di anche solo presunta pirocinesi sono estremamente rari, e dal momento che nel corso dei decenni molti di essi sono stati spiegati svelando i trucchi o smascherando delle truffe, è difficile stabilire quanto ci possa essere di vero anche in questi casi appena descritti. Personalmente non conosco molto questi casi, ne ho appreso l'esistenza oggi e tutto ciò non mi convince nemmeno un pò

    Non si hanno per il momento prove scientifiche della pirocinesi, che è a volte erroneamente confusa con un altro fenomeno che è quello della combustione spontanea

    Secondo la parapsicologia, la pirocinesi potrebbe essere "provata" con due teorie: la concentrazione dell'energia psichica in un punto, che una volta liberata si mostrerebbe in forma di scintille oppure piccoli bracieri; oppure far vibrare la materia a livello molecolare con il potere della mente, creando così un attrito abbastanza forte tra le particelle e generare calore

    La combustione spontanea invece è un presunto fenomeno naturale per cui, in determinate circostanze, un corpo umano potrebbe prendere fuoco e bruciare senza fonti esterne di innesco. Argomento oggetto di numerose teorie e studi, ma non sono stati raggiunti risultati condivisi in merito all'esistenza di una reazione chimica all'interno del corpo che possa produrre tali risultati

    Edited by Guerriera della Luce - 18/8/2023, 02:53
     
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    Quando si parla di argomenti simili e' normale rimanere scettici visto che guarda caso non si riesce mai a documentare bene questi casi che poi cosi facendo aumentano i dubbi e nessuno (giustamente) ci crede.
    Io ricordo anni fa di aver visto un video incui si vedeva un uomo cinese dare fuoco ad alcuni oggetti con le proprie mani (purtoppo non ricordo il suo nome) ma anche in questo caso non c'era nessun elemento che poteva provare se fosse vero.
    CITAZIONE (Guerriera della Luce @ 18/8/2023, 00:17) 
    Secondo la parapsicologia, la pirocinesi potrebbe essere "provata" con due teorie: la concentrazione dell'energia psichica in un punto, che una volta liberata si mostrerebbe in forma di scintille oppure piccoli bracieri; oppure far vibrare la materia a livello molecolare con il potere della mente, creando così un attrito abbastanza forte tra le particelle e generare calore

    In questo caso in parte ho esperienza ascoltando alcuni insegnamente di maestri shaolin che spiegano che attraverso la meditazione e l'allenamento e' possibile percepire o utilizzare l'energia (loro la chiamano ci) e grazie a questa energia e' possibile aumentare la resistenza del corpo o la forza.
    Quindi pensando a questa cosa in parte vedo un collegamento ma pero' da dire che e' possibile creare del fuoco cosi rimango sempre scettico, mi sembra una scena da film o anime...

    Per quanto riguarda l'autocombustione anche in questo caso non so come sia possibile pero' se ci penso mi vengono in mente i fuochi fatui che derivano dalla combustione del metano e del fosfano dovuta alla decomposizione di resti organici per esempio di corpi umani conservati in bare.
     
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1 replies since 17/8/2023, 23:17   85 views
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