Codex Seraphinianus, un libro indecifrabile

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    Esiste uno strano e misterioso libro. Il suo titolo, Codex Seraphinianus, potrebbe farci pensare ad un antico grimorio; in verità è stato scritto tra il 1976 e il 1978 da un artista italiano, Luigi Serafini, e pubblicato per la prima volta nel 1981. E' abbastanza recente quindi, ma le sue strane illustrazioni e la scrittura che presenta l'hanno resa l'opera più enigmatica di tutti i tempi. Un volume che nessuno è in grado di interpretare o semplicemente leggere (fonte: L'Inspiegabile, canale You Tube)

    Il Codex Seraphinianus è un volume composto da circa 360 pagine, il numero varia in base all'edizione, e a prima vista può essere considerato una sorta di enciclopedia illustrata di un universo sconosciuto, scritta in una lingua indecifrabile. Torneremo sul discorso della scrittura più tardi, per ora concentriamoci sul modo in cui è organizzata. Si divide in 11 capitoli, suddivisi a loro volta in due sezioni. Nella prima viene descritto il mondo naturale: flora, fauna ecc... La seconda si riferisce invece a diversi aspetti della vita umana, come la storia, l'architettura, l'abbigliamento ecc... Ogni capitolo si concentra quindi su un tema specifico

    Detto così potrebbe sembrare un libro noioso, ma è quando andiamo ad analizzare più in dettaglio le illustrazioni create da Serafini per la sua opera che il tutto acquisisce un fascino senza precedenti. Qui non ci troviamo semplicemente di fronte a dei disegni surreali ma ad immagini che sembrano descrivere in dettaglio piante, animali o oggetti impossibili. Ma descritti con una minuzia di particolari da far pensare che sia quasi impossibile che siano frutto della fantasia di una persona. Per esempio, l'anatomia degli esseri rappresentati nel Codex è estremamente precisa e accompagnata da note che, sebbene non possano essere comprese, fanno intuire che ci sia stato uno studio alle spalle che abbia portato a rappresentarli in quel modo. Nel video di seguito possiamo sfogliare un pò questo libro e vedere meglio di cosa si tratta:

    te Codex-Seraphinianus-Enciclopdia%201

    Altri disegni sono invece più facilmente riconoscibili, come quelli che mostrano mappe geografiche o volti, ma ve ne sono alcuni totalmente astratti. Altri elementi degni di nota sono le illustrazioni di città inesistenti, o la ricreazione grafica di microorganismi sconosciuti; oppure studi sull'elettricità, accompagnati da equazioni che vengono scritte sempre nella lingua incomprensibile caratteristica dell'opera

    L'unico modo per poter comprendere a fondo questo volume quindi era quello di essere in grado di decifrarne la scrittura, e furono molti gli esperti che tentarono l'ardua impresa. Ma nessuno di essi giunse ad una conclusione soddisfacente. Secondo il loro parere il Codex è semplicemente un libro illeggibile, e la sua scrittura, sebbene a prima vista sembri seguire una logica, non è interpretabile e riconducibile a nessun linguaggio esistente. Per molto tempo Serafini non disse nulla e mantenne il più assoluto segreto su di essa, fino a quando nel 2009, durante una conferenza all'Università di Oxford, decise di rivelare finalmente un'informazione fondamentale in merito alla sua opera e spiegare il proposito della stessa. Quella del Codex sarebbe una
    scrittura asemica, vale a dire senza contenuto semantico. Per dirla in termini più semplici, si tratterebbe di un linguaggio che non fa riferimento a nulla, e quindi non può essere interpretato. Per quel che riguarda il senso dell’opera, Serafini disse:

    CITAZIONE
    Ti ricordi quando eri bambino e aprivi un libro senza saper ancora leggere? Ecco, il Codex è un'emozione infantile. Nel fondo, si tratta di un'opera che vuol fare ritornare tutti analfabeti, incluso me stesso

    Una spiegazione che potrebbe avere un senso, soprattutto agli occhi di un artista, ma che non convinse del tutto. Di fronte all'assoluta enigmaticità dell'opera si arrivò a formulare altresì delle teorie paranormali per spiegare il modo in cui il libro sarebbe stato scritto, suggerite anche da un'altra affermazione fatta da Serafini durante la conferenza alla quale partecipò. L'artista disse che il libro gli era stato suggerito, così come il linguaggio in cui è stato scritto. Chi gliel'avesse suggerito però è un punto che non chiarì mai. Si arrivò ad ipotizzare quindi che il Codex sia stato redatto avvalendosi della tecnica della scrittura automatica

    La scrittura automatica è il processo di scrittura di frasi che non sono originate dal pensiero cosciente dello scrittore; può avvenire in uno stato di trance, oppure cosciente ma senza la consapevolezza di quello che si sta scrivendo. Secondo la parapsicologia questa tecnica permetterebbe di entrare in contatto con entità spirituali, sarebbero loro a guidare la mano di chi scrive. Quindi in quest'ottica, il Codex sarebbe un'opera scritta sì da Serafini, ma dettata se così possiamo dire, da un'entità... che potrebbe provenire da un altro mondo. Ed è proprio quel mondo che sarebbe ritratto fedelmente nelle pagine del Codex

    Un'altra ipotesi che è stata fatta è che l'opera sia la rappresentazione fedele di un universo parallelo; l'enciclopedia di una realtà alternativa, in cui troviamo animali impossibili, piante surreali e leggi fisiche sconosciute

    Ma queste sono solo delle ipotesi, ed esiste quindi la possibilità che si tratti unicamente di una forma d'arte. Ad ogni modo il Codex Seraphinianus è considerato a tutt'oggi uno dei libri più strani e misteriosi esistenti, e se è solo frutto della fantasia di Luigi Serafini allora potrebbe essere considerato una delle opere d'arte più originali e complesse mai create

    Edited by Guerriera della Luce - 23/8/2023, 00:12
     
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    Altro che noioso a me piacciono libri come questi comunque devo dire che non conoscevo il Codex Seraphinianus e guardandolo mi ricorda un pò alcuni libri di videogiochi del genere jrpg ad esempio mi ricorda l'Abbecedabra del videogioco Ni no kuni dove sono rappresentate creature fantastiche, piante, incantesimi, testi con una scrittura in parte asemica, ecc...