Il terremoto più forte e più lungo mai registrato fu a Valdivia (Cile) nel 1960. Quali furono le cause?

Magnitudo 9.5 della scala Richter, il numero più alto mai registrato, e durata circa 13 minuti

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    Il terremoto più forte mai registrato ha colpito il Cile nel 1960, ed è stato seguito a pochi minuti di distanza da uno tsunami con onde alte fino a 20 metri che ha causato vittime fino in Giappone. Raccontiamo la storia del terremoto di magnitudo 9.5 di Valdivia, e di come una tragedia così grande sia stata in grado di insegnarci tantissimo in materia di prevenzione (fonte: Geopop, canale You Tube)

    La nostra storia inizia il 21 Maggio 1960, siamo in Cile e il paese è a lutto. Un violento terremoto di magnitudo 8.1 infatti ha colpito la città di Concepción, causando 169 vittime e circa 300 sfollati. Quello che la gente non sapeva però è che il peggio doveva ancora arrivare, a meno di 24 ore dalla scossa infatti la terra trema di nuovo. E' il 22 maggio, e alle 15:11 circa la città di Valdivia, così poi come quasi tutto il Cile occidentale, viene colpita da un terremoto di magnitudo 9.5; è un numero enorme, il più grande mai registrato nella storia. Per avere un confronto, questo sisma è stato circa 4.000 volte più potente di quello dell'Aquila del 2009. Stando ai racconti dell'epoca si parla di una scossa che è durata circa 13 minuti, che sono interminabili se pensiamo poi alla violenza con cui ha tremato il terreno. Poi inutile dire che un evento del genere non può che portare una distruzione proprio senza precedenti. Moltissimi edifici infatti erano già distrutti e le vittime iniziavano a sommarsi a quelle del terremoto di Concepción

    Ma gli abitanti di Valdivia purtroppo dovranno affrontare ancora un'ultima grande catastrofe prima della fine della giornata. Il terremoto infatti dà a sua volta vita a uno tsunami, che in pochissimo tempo si abbatte sul paese con onde alte fino a 20 metri. Il maremoto però non colpisce solamente il Cile, si abbatte anche sul Giappone, sulle Filippine e sulle Hawaii. Pensate che la variazione del livello del mare causata dallo tsunami fu registrata anche in Australia, in Inghilterra e perfino in Sudafrica. Proprio per questo motivo è considerato il primo maremoto globale mai registrato. I danni complessivi del terremoto e dello tsunami stando alle stime ufficiali furono enormi, parliamo di 1655 vittime solo in Cile oltre a 3000 feriti e 2 milioni di sfollati. Anche dal punto di vista economico ci furono tantissimi danni, si parla di mezzo miliardo di dollari di allora, che oggi sarebbero più di 5 miliardi di dollari. Ma non solo, nel resto dei paesi affacciati sul Pacifico il maremoto causò più di 200 vittime e oltre 200 milioni di dollari di danni

    geo1 te geo2 te geo3

    Ma cosa ha causato questo terremoto proprio dal punto di vista geologico? Il sisma è stato causato dallo scontro tra due placche tettoniche, quella di Nazca a ovest e quella sudamericana a est. Nello specifico, la placca di Nazca subduce, cioè scorre, al di sotto di quella sudamericana, dando vita a una depressione sottomarina chiamata Fossa di Atacama. La velocità di questa subduzione varia in media tra i 6 e gli 8 centimetri all'anno, però il punto è che le placche sono irregolari quindi si può formare molto attrito durante lo scorrimento. Semplificando possiamo proprio dire che le due placche si incastrano, mentre sono incastrate però le forze compressive continuano a spingere, e quindi si accumula energia, che a un certo punto viene liberata tutta d'un colpo, sotto forma di terremoto. Quanto più è grande l'energia accumulata tanto più violento sarà il terremoto. In Cile quindi è successo proprio questo, si è accumulata una quantità enorme di energia che è stata rilasciata in pochissimo tempo, attraverso un terremoto che è partito poco più a nord della città di Valdivia e si è propagato verso sud lungo tutta la Fossa di Atacama, con una velocità stimata di 3,5 km/s per circa 900 km. Considerate che secondo l'INGV (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, sito ufficiale) questo sisma ha rilasciato da solo circa 1/4 dell'energia rilasciata a livello mondiale da tutti i terremoti in un secolo, cioè dal 1906 al 2006. Lo spostamento tra le due placche tra l'altro è stato proprio quello che ha dato vita allo tsunami. Quando è stata liberata l'energia infatti i due blocchi hanno iniziato a scorrere, e il fondale marino si è improvvisamente alzato di circa 6 metri muovendo di conseguenza anche tutta la colonna d'acqua che ci stava sopra. Questo ha causato la formazione di un'enorme onda che in poco tempo si è abbattuta su buona parte delle coste del Pacifico

    Cosa ci ha insegnato questa tragedia? Ci ha insegnato che la prevenzione è fondamentale. Dopo questo evento infatti, il governo cileno non solo ha rafforzato le campagne di informazione sul rischio sismico tra la popolazione, ma ha anche introdotto proprio delle norme costruttive antisismiche molto più stringenti. Infatti durante il sisma si stima che siano crollate oltre 200.000 case, e questa è una cosa che non dovrebbe mai più ricapitare. Anche per quanto riguarda lo tsunami, se all'epoca ci fosse stato un sistema di allerta adeguato ci sarebbero state probabilmente molte meno vittime, non solo in Cile ma anche negli altri paesi che si affacciano sul Pacifico. Dopo questa tragedia infatti le Nazioni Unite iniziarono a progettare un sistema di allerta per l'intero Oceano Pacifico, che iniziò ad operare nel 1965 all'osservatorio di Honolulu e che tutt'ora è ancora in funzione. Concettualmente, il suo compito è quello di analizzare i principali terremoti che avvengono nel mondo e diramare poi agli enti locali il possibile rischio tsunami

    Edited by Guerriera della Luce - 12/11/2023, 00:16
     
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