INTJ, Sigma female
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Miliardi di persone nel mondo sono costrette a impegnare ogni giorno il proprio tempo in un lavoro che possa far guadagnare abbastanza soldi per poter sopravvivere e soddisfare i propri bisogni. Ogni uomo quindi, per sopravvivere, ha bisogno di lavorare, per accumulare una quantità di denaro necessario a vivere serenamente. Ma quanti soldi sono necessari per vivere una vita dignitosa? E' possibile per un uomo comune potersi affrancare dal lavoro? (fonte: USTORY Ai confini della conoscenza, canale You Tube)
Se un tempo, per la maggior parte delle persone, trovare un impiego significava trovare una certezza economica fino al giorno della pensione, oggi, a causa della flessibilità del mercato del lavoro, non è più così. Il lavoro, per la maggior parte degli uomini e delle donne, è precario e a tempo determinato, e improvvisamente chiunque potrebbe trovarsi senza lavoro e senza il denaro necessario per la propria sopravvivenza. Questa condizione di precarietà, anno dopo anno, erode sempre più tutti quei diritti che dalla metà del '900 i lavoratori avevano conquistato come forma di protezione nei confronti del proprio lavoro. In altri termini, il lavoro diventa sempre più competitivo, i salari si abbassano e pur di non perdere una posizione lavorativa si accantonano i propri diritti
Ogni uomo, sommerso dalla necessità economica, è costretto a impiegare la propria vita in un lavoro che anno dopo anno paga sempre meno il tempo impiegato, e che diventa sempre più incerto. L'uomo comune è collocato in un sistema che diventa ogni giorno sempre più soffocante. Perché se da una parte il lavoro è sempre più incerto, dall'altra la società attuale e i media spingono gli uomini a dover spendere sempre più soldi in servizi e beni che diventano sempre più necessari. Così una società che è sempre meno in grado di garantire una sicurezza economica, paradossalmente spinge gli uomini a spendere sempre più denaro in beni, rendendo così in poco tempo sempre più uomini schiavi di condizioni di lavoro abbiette che servono a pagare beni necessari
Ma allora quanto denaro serve a un uomo per vivere una vita dignitosa e ottenere la libertà economica? Calcolando una vita media di circa 78 anni e calcolando uno stipendio medio netto di 1.600 euro al mese stimato in base agli ultimi dati statistici, un uomo tra i 18 e i 78 anni riuscirebbe a guadagnare circa 1.100.000 euro in una vita. E' una media italiana, tra nord e sud del paese e tra le grandi città e le piccole le stime sono leggermente diverse, ma indicativamente, per vivere una vita dignitosa in Italia e ottenere una libertà economica, bisogna avere a disposizione in media poco più di un milione di euro. Un milione di euro potrebbe liberare l'uomo comune dalla schiavitù del lavoro? Sì, sono abbastanza soldi per vivere una comune vita, e liberare l'uomo medio dalla necessità del lavoro
Però forse il problema non è tanto il lavoro in sé, ma il valore esclusivamente economico che siamo abituati a dare al lavoro. Cioè impiegare il proprio tempo e la propria abilità in cambio di una ricompensa economica. Il lavoro, però, non dovrebbe essere soltanto un mezzo per mantenersi e garantirsi un'esistenza tranquilla. Il tempo, la fatica, l'impegno e le competenze che ogni uomo impiega nel lavoro durante tutta la vita, dovrebbero servire per migliorare e far progredire l'intera umanità. Per ottenere, generazione dopo generazione, un'esistenza migliore e aumentare l'intera conoscenza. Il lavoro, e di conseguenza la vita di un essere umano, non possono essere solo la somma dei salari ricevuti nel corso di una vita, o il mezzo per sopravvivere in una società sempre più spietata. Il lavoro deve essere lo strumento in grado di guidarci in un mondo nuovo, un mondo migliore
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